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Giovanni Fantasia e Le pratiche del niente: un telegiornale poetico, quasi
Ho incontrato Giovanni Fantasia alcuni anni fa, quando partecipò al progetto “Schiaffo edizioni” che curavo assieme ad alcuni amici. Pubblicammo un suo racconto dal titolo Cafè Hadid, un lungo monologo interiore, un unico periodo uscito direttamente dalla mente di un attentatore in procinto di farsi saltare in aria in un luogo pubblico. Mi colpì questa sua capacità di essere originale, di mostrare uno stile decisamente personale, e allo stesso tempo di raccontare una storia pienamente comprensibile a tutti. Giovanni Fantasia è di Sassuolo, una città-fabbrica che, finita la sua epoca, cerca di ridarsi un’identità come tante città del suo genere. Pochi chilometri ci separano, quindi, ma ne avevo poi seguito…
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Amiri Baraka lo dice forte e chiaro
Ustica, in realtà, c’entrava poco. E in effetti è abbastanza difficile interessare un artista straniero così tanto da spingerlo a preparare una produzione apposita per commemorare una tragedia che non gli appartiene, anche se ad uno come Amiri Baraka non manca certo la sensibilità di rendersi conto di che cosa parliamo quando parliamo del DC-9 dell’Itavia inabissatosi al largo dell’isola tirrenica il 27 giugno del 1980 (vedi). A parte questo dettaglio che appartiene più al marketing dell’evento che ad altro, ciò che conta è che Amiri Baraka si è esibito giovedì 27 giugno all’Arena del Sole di Bologna, e che da una performance di questo tipo c’è solo da imparare.…
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Angus Mc Og, folk-trovatori e quarti “tra cotanto senno”
Che la canzone abbia preso il posto che fu della poesia, è una tesi che non mi trova concorde. Però è diffusa, e tocca farci i conti. Per questo mi ha entusiasmato quando Antonio Tavoni, leader e autore della band Angus Mc Og, nonché amico di vecchia data, mi ha rivelato che il nuovo disco al quale stava lavorando avrebbe avuto il titolo Arnaut. Non mi ha lasciato nel dubbio neanche un secondo: si tratta proprio di quell’Arnaut, Daniel, il trovatore provenzale considerato tra i costruttori della lirica come la conosciamo oggi. Questo omaggio mi ha fatto piacere, perché intitolare esplicitamente un disco a un poeta significa riconoscere la diversità…
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Io sono Febbraio di Shane Jones
All’inizio di febbraio, ripropongo una recensione che ho scritto su un volume decisamente “a tema” l’anno scorso per il sito VignolaWeb. Buon febbraio. Un cofanetto non basta a rendere un libro “di buon gusto”. La copertina stampata a impressione, con tutti quei solchi da seguire con il dito, invece inizia a comunicare qualcosa in più. Questo giovane Shane Jones, autore formatosi alla scuola creativa e molto indie dei crapbooks (le edizioni autoprodotte in tiratura limitatissima, che si caratterizzano per l’insistente gioco formale con l’aspetto della pubblicazione) ha mandato in libreria un paio di anni fa un delizioso libriccino (che Isbn ha reso un bell’oggetto da possedere) dal titolo Io sono…