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Amanda Gorman, l’Inauguration Day e la vita dentro la storia
In questo articolo metto in ordine gli spunti di discussione nati a partire da un post che ho scritto su Facebook il 21 gennaio 2021 a proposito della performance di Amanda Gorman all’Inauguration Day della presidenza di Joe Biden il giorno precedente. Forse è la prima volta che la performance del poeta incaricato di leggere un testo d’occasione scritto in omaggio all’amministrazione entrante è passata così, decisamente, osservata. Di Amanda Gorman hanno parlato davvero tutti e il testo pronunciato sulla scalinata di Capitol Hill a Washington era online nel giro di pochi minuti. Che io sappia, mai questo breve momento in una cerimonia che celebra una nazione e la sua…
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Un’essenziale alchimia non predeterminata. A colloquio con Andrea Gibellini
Intervista ad Andrea Gibellini pubblicata sul numero 86 di “Atelier”, luglio 2017. «Volendo utilizzare un’immagine molto forte, facendo un discorso estremo, mi viene da dire che oggi siamo in una situazione da Basso Impero per quanto riguarda la letteratura. Il livello letterario, nella scrittura e nel pensiero sulla poesia, secondo me si è molto abbassato negli ultimi anni». Andrea Gibellini sceglie di iniziare da qui il nostro dialogo per le pagine di “Atelier”. Il pretesto è l’uscita nel 2016 del suo terzo volume di versi, Le regole del viaggio, per Effigie. Un libro di pochi e preziosi testi che distillano quindici anni di riflessione poetica di una delle voci principali…
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Un foglio di compensato che sorregge il cielo. A colloquio con Emilio Rentocchini
Intervista a cura mia e di Mariadonata Villa apparsa sul numero 83 di “Atelier”, ottobre 2016. Lunedì 4 gennaio 2016. Un inverno insolitamente mite e la nebbiolina che dal basso risale e circonda il vecchio borgo sulle colline modenesi fanno da cornice a questo incontro con Emilio Rentocchini. L’occasione è l’uscita per l’editrice Incontri di Sassuolo di Lingua madre. Ottave 1994-2014, il volume che contiene la produzione in sassolese del poeta. A suo dire, la tappa definitiva e finale di un percorso poetico tra i più interessanti degli ultimi decenni. Emilio Rentocchini è tra gli autori che più hanno espresso un vero sentimento della lingua a cavallo fra il Novecento…
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Luigi Sebastiani: una carne in cui poter affondare il coltello
Ho conosciuto la poesia di Luigi Sebastiani per “ragioni di scuderia”. Giulio Perrone, editore anche del mio Il cane di Tokyo, mi scrive alla fine del 2015 chiedendomi una prefazione per un libro in uscita. Dico di sì. Dopo pochi minuti nella mia casella e-mail arrivano le bozze di una plaquette dal titolo Gli atti della disperanza. Inizio la mia lettura “al buio” e ne esco sorpreso e spiazzato. Ho l’impressione di aver letto una raccolta di poesia organica come ne vedo poche, matura come raramente accade e stilisticamente precisa e ricercata come non mai. Ho fatto bene a dire sì: certe scoperte possono nascere anche dal caso. Sebastiani è del…
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Valentina Pinza: se è onesta, la poesia funziona
Di solito gli esordi sono fatti per aprire una nuova stagione; Il pane del giorno prima, la prima raccolta di poesia di Valentina Pinza, ha già il sapore di un “libro della vita”. O, almeno, di un libro che una stagione della vita va a chiuderla. Sarà per quel sottotitolo, Poesie 1982-2014, che cita come date estreme la nascita dell’autrice e il momento in cui l’opera è stata data alle stampe; ma davvero la sensazione è quella di trovarsi di fronte a un’opera completa e di ampio respiro, come poche oggi. A volte, occuparsi di poesia significa leggere libri per aggiornarsi, per stare al passo: non è stato questo il caso.…
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Giorgio Casali e Sotto fasi lunari: il cruccio del tempo
Giorgio Casali è un poeta di talento, dallo stile personale e dotato di un raro gusto per la transdisciplinarità. Il mio primo incontro diretto con il suo lavoro – preceduto da qualche lettura frammentaria – è avvenuto in occasione di un progetto complesso e prestigioso che lo ha visto protagonista. 19 Paintings / 19 Poems, realizzato assieme all’artista Andrea Chiesi, è un dialogo stretto fra pittura e poesia, un dialogo vero e non arbitrario come pochi altri (andato in mostra anche presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York nel 2014), dal quale è stato anche tratto uno spettacolo che vede protagonisti lo stesso poeta e una band impegnata nella sonorizzazione (qui qualche…
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Giovanni Fantasia e Le pratiche del niente: un telegiornale poetico, quasi
Ho incontrato Giovanni Fantasia alcuni anni fa, quando partecipò al progetto “Schiaffo edizioni” che curavo assieme ad alcuni amici. Pubblicammo un suo racconto dal titolo Cafè Hadid, un lungo monologo interiore, un unico periodo uscito direttamente dalla mente di un attentatore in procinto di farsi saltare in aria in un luogo pubblico. Mi colpì questa sua capacità di essere originale, di mostrare uno stile decisamente personale, e allo stesso tempo di raccontare una storia pienamente comprensibile a tutti. Giovanni Fantasia è di Sassuolo, una città-fabbrica che, finita la sua epoca, cerca di ridarsi un’identità come tante città del suo genere. Pochi chilometri ci separano, quindi, ma ne avevo poi seguito…
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La volta che Billy Collins mi ha commosso
Billy Collins è uno che divide. Me ne fu consigliata la lettura alcuni anni fa da un amico poeta, grande e attento compulsatore di versi, che mi spifferò il nome di questo autore americano che – mea culpa – non avevo mai sentito prima. Un consiglio di lettura per ampliare i miei orizzonti, ma donatomi quasi di sottecchi, come a dire “leggilo e fallo tuo, ma senza esagerare…”. È in effetti uno strano oggetto letterario, questo Billy Collins. Me ne accorsi leggendo Balistica (Fazi, 2011), raccolta dei lavori più recenti dell’autore apparsa in Italia. E la sensazione non cambiò quando strinsi tra le mani A vela in solitaria intorno alla…
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Francesco Targhetta: riassettare il verso per voli rasoterra
Francesco Targhetta, come molti, l’ho conosciuto per il piccolo-grande caso editoriale di Perciò veniamo bene nelle fotografie, uscito per Isbn nel 2012. Dopo averlo letto, ho capito perché tanto se ne era parlato (al netto dei gossip editoriali): è un libro che divide. O si sta al suo gioco, e si accetta una lunga narrazione in versi che alterna continuamente registri, impennate liriche e abbassamenti verso la triste banalità della realtà che vi si racconta, oppure se ne sarà irrimediabilmente respinti. Io l’ho amato, e ho visto in quelle quasi 250 pagine un suggerimento di riflessioni sulla scrittura in versi nel nostro tempo. Ho avuto poi la possibilità di presentarlo…
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Tommaso Di Dio: geologia delle fratture e degli strati in deposizione
Tommaso Di Dio è senza dubbio uno dei poeti emergenti più apprezzati degli ultimi anni. Apprezzato innanzitutto e in modo largo dalla stessa comunità letteraria, il che ha già del prodigioso. L’ho conosciuto in occasione di una delle prime presentazioni dell’antologia La generazione entrante, a Bologna se non ricordo male. E ne ho avuto l’impressione di una persona preparata, con un bagaglio letterario di tutto rispetto, che però non gli preclude un feeling naturale con i suoi interlocutori. La sua disponibilità è dimostrata anche da questo post: Tommaso Di Dio ha voluto offrirmi (e lo ringrazio sentitamente) un suo inedito, e ha voluto discuterne con me sulle pagine elettroniche di…